Nella continua e vorticosa variazione dei prezzi nei siti di shopping online capita continuamente che per errore agli oggetti in vendita siano assegnati prezzi sbagliati, sia più alti che più bassi del dovuto.
Spesso capita che l’errore sia di 10 volte: un oggetto che dovrebbe costare 50€ può venir messo in vendita per sbaglio a 500€ oppure a 5€ (anche se in realtà gli errori capitano quasi sempre con cifre meno facilmente leggibili, ad esempio da 39,90€ a 3,99€).
Prima o poi questi errori vengono sempre notati e prontamente corretti dal sistema di vendita, ma a volte c’è chi riesce a comprare e pagare al volo l’oggetto deprezzato per sbaglio, e alcuni di questi “fortunati” acquirenti si vedono effettivamente recapitare il pacco con dentro l’oggetto di valore pagato due soldi. Nella maggior parte dei casi però l’ordine viene annullato e i soldi pagati tutti prontamente rimborsati.
Questo è un lungo articolo di approfondimento sugli errori di prezzo.
Se vuoi andare subito al dunque salta al paragrafo su come “approfittare” degli errori di prezzo online, ma se hai tempo ti consiglio comunque la lettura anche di quanto segue.
errori di prezzo su Amazon
Questi errori capitano regolarmente sia su Amazon che su quasi tutti gli altri siti di shopping online. Su Amazon sono particolarmente numerosi e costanti perché la quantità di oggetti sempre in vendita è impressionante (ricordiamo che è semplicemente una questione statistica, una legge dei grandi numeri), mentre su altri siti capitano più di rado perché a confronto di Amazon c’è (relativamente) meno roba in vendita, ma l’errore è inesorabile e prima o poi capita sempre.
analisi e considerazioni
Come è mai possibile una cosa del genere? Come fanno a comparire prezzi così palesemente sbagliati dentro sofisticati e collaudatissimi sistemi informatici?
Ovvio: perché nessun sistema è esente da errori. Se i prezzi sono immessi a mano da operatori umani è matematico che prima o poi per stanchezza o disattenzione qualche cifra gli sfugga di mano, più probabilmente la posizione di una virgola, da cui deriva l’errore di dieci volte citato negli esempi precedenti. Ma anche i sistemi di prezzo gestiti da complessi e sofisticati algoritmi di intelligenza artificiale possono incappare in qualche errore: di solito i computer non sbagliano mai a fare i conti (o almeno quasi mai), ma può capitare che facciano bene i conti a partire da dati di input sbagliati, quindi, se regolano automaticamente il prezzo di un dato oggetto in funzione del prezzo che altri venditori concorrenti fanno dello stesso oggetto, basta che da qualche parte nel mondo un operatore distratto commetta un errore di immissione che anche un algoritmo automatico produca un prezzo sbagliato su qualche online store. E anche il giorno che avremo solo computer e algoritmi a fissare i prezzi di ciò che compriamo (idea inquietante) io credo che comunque l’interazione di sistemi così complessi porterà inevitabilmente ad errori, per il semplice fatto che un computer non vive nel nostro mondo e non riconosce automaticamente errori che ad un qualsiasi essere umano risulterebbero ovvi.
Ok, grazie della spiegazione, ma arriviamo al dunque: come mi porto a casa per 5€ l’iPhone ultimo modello?
Approccio sbagliato: gli errori di prezzo sono completamente casuali, il che significa che possono capitare su qualsiasi oggetto in vendita (e parliamo di milioni, se non miliardi di oggetti), quindi la probabilità che si verifichi un errore di prezzo proprio sullo specifico oggetto dei tuoi desideri è talmente bassa da risultare nulla. Per essere più precisi questa probabilità è praticamente nulla durante il tuo orizzonte di vita, mentre all’infinito è superiore a zero, ma la nostra vita non è infinita (purtroppo o per fortuna).
Volendo essere ancora più precisi la probabilità che tu riesca a comprare a pochi spicci l’iPhone versione Gold Deluxe dei tuoi sogni è praticamente nulla perché l’errore di prezzo si deve verificare proprio mentre tu sei online a controllare i prezzi, e in aggiunta tu devi pure essere il più veloce di tutti (in tutto il mondo) a completare fulmineamente l’acquisto. Capirai bene che questo è praticamente impossibile. E se invece l’errore di prezzo per una incredibile fortuna cosmica accade proprio sul fantastico iPhone versione Gold Deluxe … la legge di Murphy ci dice che accadrà mentre dormi, e l’iPhone versione Gold Deluxe se lo porta a casa un ragazzino messicano, che era sveglio e online mentre tu dormivi.
Ok, ci siamo capiti.
Morale della favola: sugli errori di prezzo bisogna essere di bocca buona:
bisogna prendere quello che capita, quando capita
Ok, grazie della spiegazione, quindi: come mi porto a casa per 5€ un qualsiasi smartphone che ne costa circa 1000€ di listino?
Il prendere quello che capita vale sia per la categoria merceologica (magari tu cerchi uno smartphone ma l’errore di prezzo capita su una lavatrice) sia sul prezzo: non si può pianificare a priori il risparmio che si vuole ottenere con gli errori di prezzo, proprio per il fatto che gli errori di prezzo non sono pianificabili.
Altra regola dello sciacallo che si approfitta biecamente degli errori di sistema: quando trovi un errore di prezzo la decisione dell’acquisto va presa subito e senza esitazioni, valutando sagacemente in pochi secondi se quell’oggetto “super scontato” serve davvero o meno, valutando le eventuali conseguenze. E le conseguenze vanno valutate bene, perché magari se ti arriva a casa quel fantastico lotto di 1500 scoiattoli impagliati pagato solo 7,37 rupie poi c’è il rischio che tua moglie te li spacchi tutti in testa perché non li vuole in salotto.
Ok, grazie della spiegazione, ho capito, ma per favore arriviamo al dunque: come mi porto a casa per pochi spicci un qualsiasi oggetto che costa molto di più?
il problema etico
Arrivati a questo punto mi sento in dovere di tirare in ballo il problema etico: non sta bene approfittarsi degli errori degli altri. Non è giusto che un povero commerciante debba venderti a 7€ un televisore ultimo modello che ne costa 700€ solo perché si è distratto un attimo, perdendo centinaia di euro con cui deve pagare le tasse (che pagano i servizi di cui noi tutti usufruiamo) e dar da mangiare alla famiglia. Immagina di essere tu il commerciante che perde quei soldi per un errore di distrazione o del sistema. Se tu ci guadagni c’è qualcuno che perde.
Assolutamente d’accordo. Allora limitiamoci agli errori di prezzo di Amazon: quelli non pagano le tasse italiane e Bezos è stramiliardario, nessuna remora con loro.
Ok, su questo sono d’accordo anche io. Con l’importante specificazione che il venditore deve essere Amazon e non un venditore terzo, perché altrimenti ricadiamo nel caso precedente. E mi pare che su Amazon buona parte degli errori di prezzo sono dei venditori terzi e non di Amazon.
Arriviamo quindi al dunque dopo questa velocissima introduzione:
come “approfittare” degli errori di prezzo
Riepilogando quanto detto fin ora:
- Gli errori di prezzo capitano raramente, ma costantemente.
- Non bisogna sperare nell’errore sui pochi oggetti dei nostri sogni, ma essere pronti e prendere quello che capita, ovviamente solo se ci interessa davvero.
- Se l’errore capita va preso immediatamente: spesso durano solo pochi minuti, a volte pochi secondi. Bisogna battere sul tempo i tantissimi “concorrenti” (gli altri utenti online che come te hanno avuto accesso all’informazione sull’errore di prezzo).
- Anche se si riesce a mettere l’oggetto nel carrello, pagare e completare la procedura di acquisto non è affatto detto che poi l’oggetto ci arrivi a casa: la maggior parte delle volte i controlli post vendita individuano l’errore e annullano l’acquisto fatto, rimborsando immediatamente quanto abbiamo pagato.
- Quindi riuscire a portarsi a casa un oggetto prezzato per errore molto meno del dovuto è sempre frutto di un doppio errore: quello sul prezzo a cui segue il mancato controllo alla lavorazione dell’ordine. Questo per dire che è molto difficile riuscire nell’impresa, capita raramente.
- In aggiunta insisto nel dire che è moralmente sbagliato approfittarsi di un errore di un commerciante onesto.
- Certo io non avrei remore ad approfittarmi di un errore di prezzo per un oggetto venduto direttamente da Amazon, ma aggiungendo anche questo filtro a tutti quelli precedenti si restringe talmente tanto il campo di azione che diventa praticamente impossibile portarsi a casa qualcosa di veramente interessante ad un super prezzone ultra ribassato.
Nonostante tutto “quasi impossibile” non significa impossibile, difatti c’è gente che si riesce a portare a casa oggetti super scontati, e in alcuni casi pure oggetti interessanti.
Ma da quanto detto prima è ovvio che non si può fare affidamento solo sulla fortuna o sul caso: servono strumenti dedicati, e devono essere strumenti efficaci.
quali strumenti usare
Il problema è che gli strumenti migliori non sono disponibili gratuitamente al grande pubblico: qualche esperto informatico si sarà sicuramente costruito un programmino di ricerca automatica che gli segnala automaticamente gli errori di prezzo secondo parametri preselezionati, ma questi strumenti non sono disponibili per noi.
Al momento l’unico strumento disponibile (gratuitamente) per l’utente normale è l’iscrizione a qualche canale Telegram dedicato. Mi limito a Telegram perché al momento è il mezzo di comunicazione più immediato, e come detto la tempestività nella risposta è fondamentale.
Di canali Telegram sugli errori di prezzo ce ne sono diversi: per trovare quelli del momento basta cercare su Google (o meglio su duckduckgo) “canali telegram errori di prezzo” e segnarsi a tutti quelli che si trovano. Meglio limitarsi solo a quelli italiani. Non te ne segnalo nessuno in particolare perché come vedrai di seguito anche questi sono quasi inutili.
Basta difatti pensarci un attimo per arrivare a questa conclusione: chi gestisce questi canali Telegram è qualche programmatore che è stato capace di costruirsi uno scanner automatico in grado di trovare gli errori, e guadagna (giustamente) dalle commissioni che riceve nel mandare sui siti di e-commerce tutti i suoi lettori (che comunque prima o poi qualcosa la comprano, anche senza errori di prezzo). Però se il gestore del canale vede che il suo programmino magico gli ha trovato un super smartphone di marca a un centesimo del prezzo di mercato secondo te che fa? Si precipita a segnalarlo ai suoi lettori o ne fa incetta lui e POI lo segnala ai suoi lettori?!
Il che significa che anche a stare appresso a questi canali non si fanno mai “affari d’oro”.
Vedi anche la mia esperienza:
la mia esperienza
Come espongo meglio nella conclusione io sono contrario di principio al provare ad approfittarsi di questi errori, ma visto che prendo sul serio il mio compito di dare i migliori consigli d’acquisto possibili ho fatto una prova pratica: per circa due mesi mi sono seguito con attenzione tutti i canali italiani sugli errori di prezzo e mi sono lanciato su ogni offerta che mi capitava a tiro. Conclusione: non sono mai riuscito a comprare niente.
Per due motivi:
- Nonostante il mio tempo di reazione fosse ottimo (lavoro sempre al pc e sono quasi sempre online, conosco bene siti e procedure di acquisto e sono veloce) gli oggetti più interessanti erano sempre esauriti quando arrivavo sulla pagina di vendita. Anche quando reagivo fulmineamente. E questo fa pensare che buona parte fosse stata presa dal segnalatore, come ipotizzato logicamente nel paragrafo precedente.
- Quelli che trovavo disponibili erano solo oggetti talmente poco interessanti, o assurdi, che non mi interessava comprarli nemmeno a prezzo super scontato. E incredibilmente spesso erano esauriti pure gli oggetti più assurdi, oltre quelli per me non interessanti.
In aggiunta tutti gli errori di prezzo che ho trovato disponibili erano da venditori terzi e non venduti direttamente da Amazon, quindi comunque non me ne sarei voluto approfittare.
Qualche volta sono riuscito a mettere nel carrello qualche oggetto a pochi centesimi, ma quando sono arrivato al momento di passare pagamento è sempre uscito fuori questo messaggio:
Ci dispiace. Questo articolo non è più disponibile presso il venditore selezionato. L’articolo è stato spostato alla sezione Articoli salvati del tuo carrello. Clicca sull’articolo per tornare alla pagina delle informazioni prodotto e provare con un altro venditore.
Sempre. Mai riuscito a comprare nulla.
E ripeto: con tempi di reazione fulminei.
Morale della favola:
è stata solo una perdita di tempo
E il tempo è denaro. O meglio: il tempo è prezioso, quel poco che abbiamo a disposizione nella nostra vita va speso bene. Inutile perderlo in ricerche impossibili, col solo risultato di perdere tempo e stressarci inutilmente, uscendone fuori frustrati e insoddisfatti. Meglio volersi bene ed evitare a priori.
Da questo deriva il consiglio di non fare affidamento su questi errori: per la quasi totalità è tempo perso. Un’altra inutile illusione che aggiunge frustrazioni alla nostra vita già complicata. Per di più un’illusione basata sull’approfittarsi consapevolmente dell’errore involontario del commerciante.
errori di prezzo al supermercato
Ovviamente gli errori di prezzo non capitano solo online, anzi molto più spesso capitano nella vita reale. Il cassiere che conta male il resto della spesa, l’oggetto al supermercato pagato un prezzo diverso da quello mostrato sul cartellino…
A ognuno di noi è capitato sicuramente molte volte. Se a te sembra non siano capitati vuol dire che non te ne sei accorto. Io invece ho un cervello molto attento ai numeri e me ne accorgo praticamente sempre.
E nel tempo sono arrivato a maturare un’amara conclusione:
nella mia esperienza
9 volte su 10
gli errori di prezzo
nella vita reale
sono a vantaggio del commerciante
Ma se fosse frutto di un errore casuale nel lungo periodo la distribuzione dovrebbe essere metà errori di sovrapprezzo e metà errori di sottoprezzo.
E questo fa molto male: perché significa che la maggior parte dei commercianti ci marcia sopra, lo fa apposta, prova a fregarti. E rimane la spiacevole sensazione che siano la maggioranza (9 volte su 10 è il 90% dei commercianti), mentre in realtà i disonesti sono una netta minoranza, visto che gli onesti ricontrollano due volte i conti e solo raramente gli sfugge qualcosa: nel conto di prima gli onesti son dunque 2 su 10, una volta ti danno di più e una volta di meno, mentre i disonesti ti danno sempre volutamente di meno e pesano 8 volte su 10 del totale. Per essere precisi a me la maggior parte delle volte è capitato negli stessi posti, in particolare in certi supermercati.
Quando ho realizzato questo fatto ci sono rimasto malissimo. Davvero.
in conclusione
A me quando in un negozio fisico capita di ricevere un resto superiore al dovuto lo ridò indietro. Raramente questo gesto viene apprezzato. Quando molto più spesso faccio notare che mancano delle monete vengo pure guardato male. In questi casi si riconosce sempre all’istante il bravo commerciante: gli leggi in faccia che è veramente mortificato dell’errore e si scusa sempre sinceramente. Quando questi errori capitano per stanchezza è sempre chiaro, e non sono mai un problema. La cosa triste è che questi errori capitano troppo spesso per disonestà, e io lo trovo veramente amaro.
Nonostante tutto mi rimane la convinzione morale che non sia giusto approfittarsi degli errori di prezzo, sia online che offline, perché non voglio approfittarmi di un commerciante che ha commesso un errore di distrazione, anche se nella vita reale 9 volte su 10 in caso di errore i commercianti hanno provato ad approfittarsi di me:
io voglio contribuire a costruire una società migliore per il nostro domani
e questo passa anche dal non approfittarsi degli errori degli altri
E questo vale anche nel caso di Amazon: perché anche se Amazon è malandrina e in Italia paga poche tasse la nostra risposta deve essere pretendere dal nostro governo l’applicazione di tasse giuste, non rifarci da soli sfruttando (i rarissimi) errori di prezzo.
Per rifarmi all’idea di fondo su cui ho costruito il sito: essere sagace non significa approfittarsi degli altri, significa saper essere pronti perspicaci ed avveduti (negli acquisti in parole povere saper scegliere il meglio per se stessi al miglior prezzo), ma onestamente.
Avrei pure potuto dirlo subito in poche parole, ma spero sia stato più costruttivo esplicitare il ragionamento completo.
meglio degli errori di prezzo
Senza stare ad inseguire il miraggio malevolo degli errori di prezzo bisogna invece realizzare che esistono strategie semplici e concrete per portarsi a casa buoni oggetti a buon prezzo, senza dover aspettare errori casuali e senza approfittarsi del prossimo.
Tutto questo sito è finalizzato sostanzialmente proprio a questo: dare consigli utili per comprare meglio utili oggetti di valore al miglior prezzo.
Come?
Semplice: decidendo di comprare solo le cose che ci servono davvero, scegliendo solo oggetti di buona qualità, che si spera durino nel tempo, studiando bene il mercato dei prezzi, e aspettando pazientemente l’occasione buona.
E quando le occasioni arrivano bisogna saper essere flessibili: io poco tempo fa mi sono comprato uno smartphone ad un super prezzo, accettando però un colore che non mi entusiasma. Avevo individuato alcuni modelli interessanti e avevo settato delle segnalazioni automatiche se il prezzo fosse sceso sotto una certa soglia. L’ho fatto usando Keepa, il miglior plugin per acquisti su Amazon, di cui ti consiglio di leggere la mia recensione.
Un altro metodo semplice ed efficace è usare Amazon Seconda mano:
Ho comprato tanti oggetti sul Seconda mano Amazon, in particolare ormai gli smartphone li compro solo da lì, e sono sempre rimasto soddisfatto senza problemi: i pochi oggetti che non mi hanno soddisfatto li ho rimandati indietro e sono stato rimborsato.
Questi semplici sistemi sono molto meglio degli errori di prezzo.
Tutto qui, nulla di fantascientifico.
Più che strategie si tratta di un modo di pensare.
Vedi anche i miei altri articoli su Amazon e shopping online
Photocredit immagine di copertina: Tumiso